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Pistoia è da tempo una città con un grave disagio abitativo: è ai primi posti fra le città della Toscana per numero di sfratti, è la città toscana con al penultimo posto ,fra le 10 Provincie toscane per dotazione di “case di Ediliza Residenziale Pubblica”.

Parte da qui, e dai numeri collegati, il segretario generale del Sunia di Pistoia per avanzare una serie di proposte (mappatura del fabbisogno di alloggi di Edilizia Sociale-Tavolo di Concertazione per incentivi alla riduzione dei canoni di locazione – Accordi Integrativi Housing Sociale) per affrontare una “situazione difficilissima”. Che a Pistoia la situazione sul fronte casa sia aggravata con l’epidemia, lo dimostra il numero delle domande per il contributo affitto straordinario Covid: sono 742 le domande presentate.

Il disagio abitativo si è espresso nell’aumento delle domande del 50% rispetto alle 371 del bando ordinario del 2019. Delle domande presentate 61 sono state ammesse, 284 sono in fase di valutazione dei relativi ricorsi, 238 respinte. Ad oggi, visto che l’iter delle Domande bando Covid non è definitivo solo una piccola fetta degli aventi diritto si è visto pagato il contributo.

Poche case pubbliche

L’emergenza abitativa Pistoiese si sostanzia in altri numeri: la Provincia di Pistoia è penultima per dotazione di case popolari avendo circa 2100 alloggi edilizia residenziale pubblica. Tra l’altro circa 60 abitazioni sono sfitte, vuote, in attesa di ristrutturazione.

Sfratti una situazione ambivalente

Sono 301 gli sfratti emessi nella Provincia di Pistoia (69 nel Comune capoluogo) 276 le richieste di esecuzioni, dato Provinciale, e 282 gli sfratti eseguiti con forza pubblica (fonte ministero dell’Interno sfratti Gennaio-Dicembre 2019 confrontati sullo stesso periodo 2018) con un incremento rispetto al 2018, unica città capoluogo della Toscana, del 116,92%. La situazione fotografata riguarda il periodo precovid, quindi con una congiuntura economica leggermente in ripresa, con una diminuzione percentuale degli sfratti emessi (-9,34%) e delle richieste esecuzioni (-19,3%) al quale si associa il dato allarmante dell’aumento percentuale degli sfratti eseguiti (+116,92) caso unico in Toscana. Le previsioni, quando scadrà la sospensione decretata dal governo per l’emergenza sanitaria, sono ancora più nere: si prevede un aumento del 30% degli sfratti esecutivi, che dato importantissimo, riguarderà segmenti di popolazione che in passato mai si erano rivolte alle nostre sedi (piccoli esercenti, parrucchieri, commercianti, etc) e che non avevano avuto in passato problematiche nel pagamento del canone di locazione.

Covid, famiglie in difficoltà per l’affitto

Il Sunia di Pistoia, dal 1° marzo al 31 maggio, ha ricevuto 389 richieste di aiuto da famiglie colpite dal lockdown: 107 persone avevano chiuso la loro attività, 197 erano in cassa integrazione, o avevano almeno una persona in cassa integrazione nella loro famiglia, in 35 casi c’erano due lavoratori in cassa integrazione per famiglia, in altri 65 un lavoratore in cassa integrazione e l’altro con l’attività chiusa. Solo in 47 situazioni i proprietari, tutti piccoli, hanno acconsentito ad abbassare il canone. Dalle grandi proprietà non c’è stata alcuna risposta alle richieste di ridurre i canoni. La situazione assume risvolti sempre più drammatici, anche perché sono molti i lavoratori che solo da pochi giorni hanno ricevuto la cassa integrazione. Le prospettive per il 2021 sono ancora più nere: il rischio è di trovarsi con centinaia di famiglie con lo sfratto esecutivo per morosità.

Mappatura del Fabbisogno abitazioni affitto

Chiediamo che all’interno della Lode Pistoiese (assemblea dei Comuni della provincia nella quale si discutono gli indirizzi sulle politiche abitative e le linee guida sulla gestione della Spes l’azienda dell’Edilizia Pubblica la cui assemblea è quella dei soci) venga attivato un Tavolo Tecnico allargato alle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini per elaborare uno studio sul fabbisogno di alloggi di Edilizia Sociale , nella provincia di Pistoia, che permetta di programmare le scelte necessarie ad incrementare lo stock di abitazioni rivolte a cittadini in condizioni di difficoltà economica

Mappatura del Fabbisogno abitazioni affitto

Chiediamo che all’interno della Lode Pistoiese (assemblea dei Comuni della provincia nella quale si discutono gli indirizzi sulle politiche abitative e le linee guida sulla gestione della Spes l’azienda dell’Edilizia Pubblica la cui assemblea è quella dei soci) venga attivato un Tavolo Tecnico allargato alle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini per elaborare uno studio sul fabbisogno di alloggi di Edilizia Sociale , nella provincia di Pistoia, che permetta di programmare le scelte necessarie ad incrementare lo stock di abitazioni rivolte a cittadini in condizioni di difficoltà economica.

Convocazione Tavolo Organizzazioni Sindacali firmatarie Accordo territoriale Locazioni

Convocazione Tavolo delle Organizzazioni Sindacali firmatarie Accordo Territoriale Locazioni del Comune di Pistoia per discutere su un uso della leva fiscale che favorisca la riduzione dei canoni: Imu agevolata al 5,7% sulle case ad affitto calmierato, con un ulteriore abbattimento ai proprietari che riducono del 10% il canone concordato, e un bonus di 500 euro ai proprietari che passano dagli affitti a libero mercato al sistema calmierato come richiesto da una lettera congiunta Sunia-Sicet-Uniat del mese scorso.

Convocazione Organizzazione Sindacali e soggetti attuatori sottoscrizione Accordi Integrativi Housing Sociale

Visto che anche nel territorio della Provincia di Pistoia si sta avviando la realizzazione di alloggi di housing Sociale (Via Stelvio) chiediamo , così come previsto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16.01.2017, la convocazione da parte dell’Amministrazione Comunale di Pistoia delle Organizzazioni Sindacale ed il soggetto che sta attuando l’intervento per sottoscrivere un Accordo sulle Locazioni Integrativo per la determinazione di canoni di affitto veramente sostenibili capaci di dare risposte ai possibili beneficiari.

Gli effetti devastanti sul piano economico provocati dal Covid si manifesteranno in tutta la sua drammaticità a partire dal prossimo autunno per cui occorre mettere in campo una risposta straordinaria che preveda un incremento significativo di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica una rivisitazione della Legge 431/98 che preveda meccanismi incentivanti per gli affitti sostenibili eliminando il canone libero e negando la possibilità di applicare la “cedolare secca” per questo canale contrattuale. Finanziare in maniera corposa il Fondo Sociale sull’affitto ed il Fondo Morosità incolpevole fissando criteri snelli per l’erogazione agli utenti finali da parte dei Comuni. Favorire la sottoscrizione di Accordi Integrativi sull’Housing Sociale (come previsto dal Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 16.01.2017) per fissare canoni di locazione sostenibili.

Le cinque priorità per rispondere all’emergenza determinata dalla Pandemia Covid-19 dovranno essere:

1)INCREMENTO DEL NUMERO ALLOGGI ERP

. 2)NUOVA LEGGE NAZIONALE SUGLI AFFITTI.

3)INCREMENTO FONDO SOCIALE AFFITTI E MOROSITÀ INCOLPEVOLE.

4)ACCORDI INTEGRATIVI HOUSING SOCIALE.

5)INCENTIVI ALLA RIDUZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE.

 

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