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PESCIA -E’ arrivata in queste ore la conferma che anche Pescia proporrà, nell’anno scolastico che sta per iniziare, la possibilità della formula “Senza Zaino”.  

Come ha comunicato la dirigente scolastica Antonella Gesuele, l'istituto comprensivo "Libero Andreotti" ha aderito, in forma sperimentale, a partire dal prossimo anno scolastico 2020/2021, alla rete nazionale "Scuola senza Zaino".  
 
Il progetto pesciatino ha registrato subito l’adesione e la condivisione del comune di Pescia attraverso l’assessorato alla pubblica istruzione e lo stesso assessore Fiorella Grossi e il sindaco Oreste Giurlani, che hanno provveduto a stanziare una cifra, 9300 euro, per sviluppare questa nuova attività.  
 
L’applicazione di questo particolare indirizzo pedagogico, per la quale sono stati avviati corsi  di formazione per i docenti coinvolti, pur nelle difficoltà indotte dalla crisi pandemica che ha colpito il nostro paese, prevede l'attivazione di due classi “Senza Zaino” nella scuola primaria, una nel plesso Alberghi ed una nel plesso Valchiusa.  
 
In tempi normali, l’aula tradizionale è organizzata di solito con l'impiego di banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni caratterizzanti una relazione di insegnamento frontale, con la lavagna di fianco alla cattedra, un armadio fissato alle pareti del locale per contenere qualche oggetto e qualche libro. Lo spazio è costituito da una sola grande area di lavoro.  
 
Con questo progetto, si rinnova la didattica, completando tutto il lavoro nella fase scolastica e ripensando gli spazi di attività, sviluppando quattro dimensioni: il valore pedagogico dell’ambiente come soggetto che partecipa al progetto educativo; la vivibilità, il senso estetico, il comfort; la sicurezza, il benessere, la salute; l'ecologia e il rispetto dell'ambiente.  
 
Il modello Scuola senza Zaino, in particolare nell’aula, prevede l’organizzazione dello spazio orizzontale con l'individuazione di aree distinte (tavoli, agorà, postazioni per i mini laboratori) che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, favorendo, in questo modo, lo sviluppo delle autonomie, l'esercizio della capacità di scelta, in una molteplicità di pratiche condivise di gestione della classe.  
 
“Per una volta contribuiamo non solo all’ erogazione dei servizi a domanda individuale, ma anche all’ offerta formativa che ben si incanala nelle tante attività di Pescia, Città dei Bambini e dell’Infanzia- conferma l’assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi-. E’ stato molto bello,   durante il lockdown ,sentire la dirigente  Gesuele e parlare con lei del futuro, parlare della riapertura della scuola e del progetto “Scuola senza zaino” in un momento in cui pensare al futuro sembrava impossibile. Il comune ha contribuito al progetto con l’ acquisto degli arredi per due classi: una classe della scuola primaria di Valchiusa e una classe, la prima F, della scuola primaria di Alberghi per un importo di 9300 euro . Il progetto parte in via sperimentale, non certo nel momento migliore per questo settore, ma si tratta di un processo iniziato da mesi e nel quale crediamo molto.”

 

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