La piscina comunale rimane chiusa al pubblico. Anche ieri nessun accesso: la temperatura dell’acqua è troppo bassa. «Impossibile praticare attività sportive». «Senza nuove caldaie la struttura non riparte»
Resta ancora chiusa per la bassa temperatura interna la piscina comunale e l’interruzione dell’attività rischia di durare ancora a lungo, se non verrà risolto il problema delle due caldaie, ormai inutilizzabili. Il Centro Nuoto, gestore della struttura, aveva comunicato all’amministrazione che avrebbe interrotto l’attività quando il termometro avrebbe registrato meno di 26,5 gradi nell’area natatoria: mercoledì siamo arrivati a 25.8. Temperature del genere rendono l’acqua troppo fredda per i bambini o gli adulti non avvezzi all’attività agonistica. Tra il Comune e il Centro Nuoto è ormai in corso da settimane una querelle sulle responsabilità che hanno portato a questa situazione: la cooperativa sottolinea di aver segnalato all’ente i problemi dell’impianto già dal giugno 2020, mentre il Comune ribatte che pensava se ne sarebbe occupato il gestore e comunque ha già stanziato 30mila euro per acquistare nuove apparecchiature.
Le vicende legate alla piscina comunale sono state al centro anche dell’ultimo consiglio comunale. Le due parti stanno discutendo anche per la richiesta di riequilibrio economico-finanziario avanzata ormai da molto tempo dal Centro Nuoto. La riapertura a breve della piscina comunale sarà possibile solo se verranno sistemate a breve due nuove caldaie. Il Comune ha pensato anche ad affittare due caldaie, visti i tempi necessari per l’acquisto, ma questi potrebbero essere superabili grazie a una procedura per somma urgenza.
Redazione