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Morelli: “ Tante le novità importante per la città, faremo un incontro con tutti i soggetti interessati ” Morelli definisce il sistema legislativo che ha portato all’approvazione del piano, “farraginoso e spesso ripetitivo” oltre, continua Morelli, a limitare significativamente l’autonomia dei comuni.

“Mercoledì 19 ottobre è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana,  il Piano operativo del comune di Pescia. Come prevede la normativa vigente, trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione, lo strumento urbanistico sarà definitivamente in vigore.
Un percorso certo reso più lungo dal periodo del covid ma anche da un sistema legislativo farraginoso e spesso ripetitivo che mortifica l'autonomia dei comuni, autonomia che era un asse fondamentale della legislazione urbanistica regionale degli ultimi 20 anni.
Si tratta di un risultato comunque fondamentale per un comune come il nostro che da circa 20 anni aspettava un nuovo ed effettivo regolamento urbanistico: uno strumento fondamentale per definire cosa e dove si può fare, uno strumento che ha puntato molto sul recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente,  sulla rigenerazione urbana, sulla salvaguardia dei centri storici, sull'aumento della dotazione infrastrutturale del territorio: strade, parcheggi, aree verdi, piazze, largamente insufficienti specialmente nelle periferie cittadine.
Obbiettivi che dovranno essere raggiunti attraverso la realizzazione dei comparti in cui è stato diviso il territorio, al cui interno sarà obbligatorio realizzare gli standard previsti, appunto, di infrastrutture di servizio.
Il comparto come strumento principe e gli interventi diretti, spesso nel passato responsabili di quelle carenze di servizi, ridotti a situazioni residuali e di completamento.
Un territorio che in tutti questi anni è andato avanti attraverso continue varianti, spesso carenti di una visione di insieme, per ritrovarsi negli ultimi anni in uno stato di salvaguardia che di fatto bloccava qualsiasi iniziativa, anche quelle di impellente necessità di famiglie e imprese.
Abbiamo discusso molto in questi mesi di numeri, di quantità degli interventi, di occupazione del territorio, adesso si tratta di entrare nel merito degli obbiettivi, delle regole e degli strumenti. Cito, come esempio, tutto il sistema di regole e di deroghe che consentirà gli interventi di recupero del centro storico e dei centri della nostra montagna che permetteranno, appunto, di derogare dal sistema di limitazioni che spesso hanno impedito o comunque reso molto problematico per famiglie e impresa il recupero delle strutture.
Insieme a questo ricordo anche il sistema di facilitazioni, di riduzione degli oneri, e via dicendo, di cui potranno usufruire tutti coloro che vorranno mettere in campo interventi di riqualificazione, di efficientamento energetico del proprio patrimonio edilizio.
Adesso si tratta di far sedimentare questo nuovo scenario sia fra gli operatori pubblici che fra quelli privati, in particolare i tecnici che avranno un ruolo fondamentale nel rapporto con famiglie e imprese.
Per questi motivi è nostra intenzione organizzare, intorno a metà novembre, una giornata di lavoro con tutti gli interlocutori che dovranno poi utilizzare gli strumenti e le nuove norme del P.O. nei confronti dei loro interlocutori, famiglie ed imprese”

Redazione

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