Contro l'abbandono degli olivi nasce il progetto ambizioso elaborato dalle Cooperative Montalbano Olio e Vino assieme alle aziende agricole della zona, alle associazioni di categoria, al Cnr e agli Olivicoltori toscani associati. 300.000 piante di olivo sulle colline del Montalbano saranno recuperati.
Sul Montalbano il recupero del patrimonio olivicolo è ormai una necessità e per rispondere a questo impellente bisogno arriva una gestione innovativa e sostenibile. Il progetto è un lavoro di squadra che vedrà le Cooperative Montalbano Olio e Vino fianco a fianco con le aziende agricole della zona, le associazioni di categoria, il Cnr ed anche l'Ota (Olivicoltori toscani associati).
I terreni abbandonati saranno dati in comodato d'uso e la loro gestione, per cinque o dieci anni, sarà meccanizzata grazie ad un'agricoltura di precisione. Verranno poi coinvolte le aziende agricole locali e le operazioni permetteranno di calcolare costi certi. L'obiettivo, infatti, è quello di aumentare la produttività della raccolta delle olive e la produzione di olio extra vergine di oliva.
Sono stati presentati ben 160 progetti, di cui 20 sono stati finanziati dalla Regione Toscana. 50.000 euro sono stati destinati alla prima fase di questo progetto pilota che, se avrà successo, potrà essere replicato in ogni parte della Toscana.
Il progetto si propone di aumentare lo stoccaggio di carbonio e di ridurre le emissioni di anidride carbonica: il primo passo però sarà la mappatura puntuale dei terreni abbandonati o in stato di abbandono.
I terreni abbandonati saranno dati in comodato d'uso e la loro gestione, per cinque o dieci anni, sarà meccanizzata grazie ad un'agricoltura di precisione. Verranno poi coinvolte le aziende agricole locali e le operazioni permetteranno di calcolare costi certi. L'obiettivo, infatti, è quello di aumentare la produttività della raccolta delle olive e la produzione di olio extra vergine di oliva.
Sono stati presentati ben 160 progetti, di cui 20 sono stati finanziati dalla Regione Toscana. 50.000 euro sono stati destinati alla prima fase di questo progetto pilota che, se avrà successo, potrà essere replicato in ogni parte della Toscana.
Il progetto si propone di aumentare lo stoccaggio di carbonio e di ridurre le emissioni di anidride carbonica: il primo passo però sarà la mappatura puntuale dei terreni abbandonati o in stato di abbandono.
Redazione