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Ieri, martedì 11 luglio, si è tenuta una riunione dell'Assemblea dei Sindaci, convocata dal presidente Vanni, per fare il punto sulla situazione dell'Ente (situazione finanziaria, programmazioni e pianificazione). Si è parlato così anche di accoglienza: Vanni chiede al Prefetto di dirottare eventuali nuovi flussi migratori sui Comuni che sono al di sotto del rapporto 2,5 migranti ogni 1.000 abitanti.

Con l’occasione della riunione sono stati aggiornati i neo amministratori, eletti nella tornata elettorale dello scorso mese, nonché il commissario prefettizio del Comune di Pescia, nominato a seguito della decadenza dell’amministrazione.
L’incontro è stato occasione per un proficuo scambio di valutazioni ed opinioni sulla gestione migranti e/o richiedenti asilo, data la presenza del Prefetto di Pistoia, invitato alla riunione. Durante la discussione è stato ribadito il senso di responsabilità di tutti gli amministratori presenti, non sono mancati spunti di attenta e profonda riflessione -derivanti anche dalle varie sensibilità politiche degli intervenuti- e sono state evidenziate le risposte diversificate da parte dei territori in termini di accoglienza.
Il territorio provinciale in questi anni ha sempre risposto alle richieste arrivate dallo Stato Centrale e dalla Regione Toscana con senso di responsabilità e collaborazione, comportamento che talvolta ha messo i primi cittadini in difficoltà con i residenti, difficoltà ancor più evidenti in quei territori (montani) dove il rapporto fra presenza di migranti e residenti è stato più marcato.
Il presidente dell'Assemblea dei Sindaci, Rinaldo Vanni, ha voluto mettere l' accento sui contenuti dell’accordo Ministero Interno e ANCI che prevede il rapporto di 2,5 migranti ogni 1.000 abitanti. Il rapporto, frutto degli accordi fra Stato centrale e rappresentanza dei Comuni, definisce per l'intera provincia la quota di 1.070 migranti accoglibili, cifra -anche se di poco- già superata dalle presenze nei Centri di accoglienza straordinari e dalle presenze in SPRAR.
Il Presidente della Provincia ha detto «eventuali azioni che vedano ulteriori assegnazioni di quote di accoglienza sul territorio provinciale non dovranno avvenire se non preventivamente precedute da una modifica dell’accordo Ministero Interno/ANCI».
Vanni, a conclusione del discorso sul tema, ha aggiunto, anche a fronte di quanto evidenziato nel dibattito ed espresso a gran voce dai Sindaci che «in caso di nuove quote da assegnare -se ci saranno- dovrà essere cura della Prefettura dirottare i flussi sui comuni che sono al di sotto del rapporto scaturito dall'accordo citato per evitare che si creino condizioni di disparità con le comunità che hanno già dato molto in termini di accoglienza e alle quali oggettivamente non si può chiedere di più. Questi Comuni sicuramente sapranno dare il loro contributo con un gesto di solidarietà umanitaria ed istituzionale, anche in virtù di una credibilità degli accordi stessi e di chi per legge quegli accordi li deve attuare».

Redazione

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