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Da gennaio scatterà l’obbligo della fattura elettronica ma, nel settore terziario toscano, solo tre imprese su dieci sono pronte. Previste sanzioni da Luglio per chi non si adeguerà entro i termini.

Le varie associazioni di categoria stanno organizzando da tempo seminari mirati a preparare tutti quelli che saranno coinvolti in questo nuovo sistema. Ricordiamo che l'obbligo di fatturazione elettronica non coinvolgerà solo le imprese iscritte alla Camera di commercio, ma tutti i possessori di partita Iva. Le eccezioni sono poche: sono esenti gli agricoltori, i contribuenti minimi, che entro il 2015 dichiaravano fatturato fino a 30mila euro annui, e chi è in regime forfettario, con fatturato inferiore a 65mila euro annui.
Nello specifico la fattura elettronica sarà spedita via email e l’attività o il professionista avranno l’obbligo di tenere un archivio elettronico. Per il consumatore, invece, cambierà poco. Ci sarà il consueto scontrino e la fattura si riceverà per posta elettronica, a meno che non venga richiesta espressamente, come promemoria, quella cartacea. Per chi non è pronto scatteranno le sanzioni da luglio, anche se la proposta è quella di una proroga a settembre, proprio per dare tempo ai ritardatari di adeguarsi. Un ritardo, come spiega Franco Marinoni direttore di Confcommercio Toscana, che è strutturale e psicologico: «Psicologico perché mentre chi lavora con la pubblica amministrazione si è abituato alle fatture elettroniche, gli altri non si sono mai posti il problema se non ora, a ridosso della scadenza». Strutturale perché si dovranno acquistare gli strumenti necessari: software o registratori di cassa che consentano ad esempio ai ristoranti l’emissione contestuale della fattura elettronica, con conseguenti ulteriori costi da sostenere.
Lapo Cantini, di Confesercenti Firenze, spiega che chi non si è angora adeguato potrà «rivolgersi direttamente all’agenzia delle entrate, oppure si possono affidare al commercialista o alle associazioni di categoria». Chi è iscritto al registro delle imprese può rivolgersi ad una delle Camere di commercio toscane, che forniscono gratuitamente il servizio di fatturazione elettronica, consentendo in un’unica soluzione online la compilazione, la trasmissione e la gestione delle fatture. Non serve l’installazione di software, spiega la Camera di commercio di Firenze, ed è compresa la conservazione a norma dei documenti contabili e delle relative notifiche per le annualità richieste dalla normativa vigente. Per utilizzare il servizio basta accedere con il proprio identificativo Spid all’indirizzo fatturaelettronica.infocamere.it o inserire la propria carta nazionale dei servizi.

Redazione

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