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Slittata di «qualche giorno» la riapertura del ponte degli Alberghi. Giurlani e Franchi: «Pretendiamo spiegazioni e una data certa». Anche la riapertura del ponte dei Mandrini slitta. Ieri è stato rinviato di una settimana il sopralluogo.

Domani avrebbe dovuto riaprire il ponte degli Alberghi di Pescia, ma ieri la Provincia con poche righe di comunicato ha rinviato l’apertura «di qualche giorno», senza parlare di nuove date. Come si legge nella nota il ritardo sarebbe causato da «motivi tecnici legati alla qualità del risultato finale».
«Finalmente con grande gioia dopo sei mesi di chiusura insieme ai cittadini e ai lavoratori delle aziende della zona abbiamo cominciato a intravedere la luce – ha detto Riccardo Franchi, sindaco di Uzzano – con l’annuncio fatto in un’assembla pubblica dal presidente della Provincia Luca Marmo che aveva annunciato per questa settimana la riapertura, seppure a senso unico, del ponte. E invece all’improvviso è arrivata questa doccia fredda. Noi a questo punto pretendiamo spiegazioni. Questo per rispetto dei cittadini e delle attività coinvolte che da diversi mesi subiscono pesanti disagi per questa situazione. Non riusciamo a capire questo ulteriore slittamento. A questo punto la Provincia deve dare una nuova data certa».
«Sono meravigliato e arrabbiato - ha aggiunto il sindaco di Pescia Oreste Giurlani – per questo rinvio. Ma anche demoralizzato perchè nel rapporto istituzionale che abbiamo con la Provincia non c’è chiarezza, nonostante in tutto questo periodo i nostri comuni abbiano sempre supportato il percorso della Provincia. C’è la necessità di riaprire quanto prima. Pescia non è in grado di sopportare le Festività con il ponte chiuso al traffico». I due sindaci hanno chiesto una riunione d’urgenza con amministratori e tecnici della Provincia. Anche Marco Niccolai, consigliere regionale del Pd, ha chiesto al Presidente della Provincia un incontro urgente con la struttura tecnica della Provincia per «avere chiarimenti rispetto a questo susseguirsi di annunci».
Luciana Bartolini, consigliere regionale della Lega, chiede: «Vorremmo capire quanti giorni mancano per l’agognata riapertura del ponte. La frase sibillina del comunicato della Provincia potrebbe fare intendere alcune cose, tra cui anche quella che l’intervento non risulti, ad oggi, fatto a regola d’arte».
Intanto il Comitato per il territorio della Provincia di Pistoia ha indetto un’assemblea che si terrà sabato mattina alle 10:30 al bar Lo Sfizio.
Sorti migliori non sono toccate al Ponte dei Mandrini. Infatti ieri la ditta che si è aggiudicata i lavori sarebbe dovuta essere sul posto per il sopralluogo che però, per motivi organizzativi dell’impresa, è stato rinviato alla prossima settimana. La cosa certa è che dopo 7 mesi dalla chiusura del ponte sembra impossibile che i lavori possano concludersi prima delle festività natalizie. E se queste dovessero trascorrere con la sp20 interrotta fra Pian di Novello e l’Abetone, il danno per l’economia e i pendolari della val Sestaione sarebbe enorme. «Ho parlato con la ditta, specificando l’urgenza di iniziare i lavori – dice Luca Marmo, presidente della Provincia -. Mi hanno assicurato che verranno a inizio settimana prossima. Ho anche fatto presente che si può pensare di istallare subito il guardrail, cosa che richiede 7-10 giorni al massimo e che ci permetterebbe di riaprire subito il ponte con una capacità di carico di 35 quintali, per poi fare con un pochino più di calma il lavoro sulle pile, per aumentarla fino a 75 quintali. Stiamo anche valutando soluzioni alternative per alleggerire la situazione se il problema della chiusura dovesse permanere fino al dopo feste».
Il Comitato per la riapertura della Sp20 ha proposto a Provincia e Comune di creare un servizio di navette per portare turisti e pendolari dalla Val Sestaione fino al ponte (che verrebbe attraversato a piedi) e da qui all’Abetone (e viceversa). Marmo, al riguardo, ha detto di aver: «dato mandato alle strutture di verificare la forma, se c’è, con cui si potrebbe attuare questa soluzione». Sempre sul tema delle navette, il Comitato cittadino sottolinea di non essersi ancora visto accordare dai due enti l’incontro richiesto 15 giorni fa e si riserva di ricorrere alle vie legali se il ponte dovesse restare chiuso per le festività. «Siamo arrabbiati e delusi – dichiara il comitato -: le date più volte annunciate per la riapertura sono state puntualmente smentite. Sicuramente vi sono stati ritardi nell’affidamento dei lavori. A questo punto diventa un imperativo la costituzione di un servizio navetta efficiente per garantire a turisti e residenti di raggiungere l’Abetone. Chiediamo alle istituzioni di attuare il servizio in tempi brevi e a tutte le associazioni di collaborare al funzionamento». E sulla riapertura provvisoria con i jersey di plastica il Comitato afferma: «I jersey sopra quel ponte ci sono stati per almeno 5 anni: perché ora la Provincia, che ce li aveva messi dice che non ci possano stare?».

Redazione

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