La storia, che per qualcuno (forse troppi) è solo una noiosa materia scolastica di cui si potrebbe fare a meno, dato che tagliare le radici con il passato per alcuni rampanti politici sembra ormai la migliore medicina per salvarci dal disastro, è talvolta fonte di riflessioni goduriose ed ironiche.
Nel 1935 l’Italia del consenso si sollazzava con la famosa canzonetta “faccetta nera” con la quale alla giovine etiope si prometteva un radioso futuro di fraterna libertà, nonché il soggiorno quale cittadina nell’Urbe purché marciasse all’unisono con le camice nere a “romanamente” salutare il nostro duce ed il nostro re.
Come si realizzò la promessa è ormai consegnato alla storia.
Oggi gli epigoni del famoso ventennio, che tra i molti demeriti ebbe anche dei meriti, di faccette nere non ne vogliono proprio sentir parlare … profetica la famosa frase che Petrolini mise in bocca al suo Nerone “ … vi darò tutto, basta che non chiediate niente!” … che per uno dei tanti misteri inspiegabili del nostro paese passò indenne alla pur attenta ed occhiuta censura del duce.
Roberto Fambrini