"La negazione determina una compromissione dell'esame di realtà, fino alla totale mancanza di percezione del dato di fatto conflittuale o intollerabile, senza alcuna consapevolezza di ciò".
Tra le molte forme possibili di negazione, trovo particolarmente pruriginosa quella che riguarda l'occultamento della centralità del disastro economico in corso nelle finanze del nostro Comune di Pescia. Dico centralità, perché qualunque Amministrazione futura, di qualunque segno, dovrà misurare la realizzabilità dei programmi con questa scabrosa situazione. Lunedì prossimo, essendo avvenuta l’approvazione di Giunta, il Commissario varerà con il poteri del Consiglio il Bilancio Preventivo. Si prefigurava un bilancio di mantenimento, e non di investimento, come dovrebbe essere. Ma trattavasi di pia illusione. Questo è un bilancio di sopravvivenza, che giunge oltre i limiti di scadenza, e che brilla per i tagli lineari. Welfare, Personale, Contributi ad Associazioni, Investimenti. Singolare la situazione relativa ai costi elettorali che sono a carico del Comune. La cifra necessaria è stata decurtata del 50% in modo da coprire solo fino al 10 giugno. In caso di ballottagio gli addetti di ogni ordine e grado dovranno forse lavorare senza essere retribuiti? Brilla luminosa la scelta, peraltro assai eloquente, di "spalmare" sugli anni successivi, 150.000 degli 800.000 mila euro relativi al contributo dovuto alla Società della Salute. Il che fa virare il Bilancio di Sopravvivenza a Bilancio di Attesa, capitolo della serie "qualcuno pagherà". Il che, parlando da profano, mi sembra un tantino in contrasto con i principi basilari del Bilancio.
Sul versante dell’Entrata vengono sostanzialmente confermati gli stanziamenti dell’anno precedente, ivi compreso il presumibile ricavato della lotta all’evasione, valutato in 1.130.000. Questa pare essere diventata una entrata strutturale, il cui accertamento si riduce di anno in anno a percentuali assai poco significative. A fronte delle quali deve essere previsto obbligatoriamente un adeguato Fondo Ammortamento Crediti di Dubbia Esigibilità, che visti i poco felici trascorsi finanziari di queste risorse "virtuali", finirà per erodere e non poco l’effetto di tale previsione, rendendola difficilmente compatibile con le necessità di spesa. E non a caso infatti parte l'appello a tutti i responsabili dei servizi al fine di contenere le spese di gestione relative ad energia elettrica, telefono, acqua, riscaldamento. Perchè, evidentemente lo stesso estensore del Bilancio ha la percezione di come gli stanziamenti di spesa siano incapienti, humus questo in cui proliferano come batteri i debiti fuori bilancio. Questa a grandi linee la situazione. A quanto so esiste il disco verde dei Sindaci Revisori, e quindi il Documento diverrà operativo.Che dire: la prima subitanea impressione mi fa ritenere che l'onda lunga di queste, che sono probabilmente scelte obbligate, finirà per annientare il Piano di Riequilibrio Finanziario. E che duri decaloghi stiano maturando per coloro che prenderanno le redini della Amministrazione. E, essendo fuori luogo il "dulcis in fundo",mi rifugio in "sed in cauda venenum". Chi nega la realtà sproloquiando di investimenti faraonici, o mente, o peggio ancora, non capisce…
Marino Angeli