PISTOIA– Toscana a Sinistra, ieri pomeriggio ha presentato il candidato alla presidenza della regione Tommaso Fattori alternativa ad Eugenio Giani..
La presentazione è avvenuta al Vilone Puccini insieme ai candidati rappresentanti della lista pistoiese: Roberto Lido Daghini, Enrico Guastini e Marcello Valentini, per problemi di lavoro assente la quota rosa: Giulia Barbiconi, Maddalena Lo Fiego e Patrizia Salis.
“Noi siamo insieme un progetto di cambiamento e di governo per la Regione – ha sottolineato Fattori-, vogliamo una svolta verde e di giustizia sociale, che significa stabilità dopo decenni di precarizzazione del lavoro e di distruzione dei diritti delle figure professionali, questo lo abbiamo visto in questa fase del Covid 19 quante figure professionali sono rimasti privi di reddito e qualsiasi tutela nei settori più diversi . Vogliamo che ci sia un piano speciale per dare una casa popolare a chi oggi ne ha bisogno ed è in lista di attesa. Vogliamo rafforzare la sanità pubblica perchè non esiste più la sanità territoriale intesa come prima barriera di prevenzione della malattia.- Continua fattor Questo meccanismo ha indebolito la sanità ha rafforzatola sanità privata. Abbiamo fatto una proposta di legge in Consiglio Regionale sulla Casa della Salute che è stata approvata e dovrà essere attuata. Un primo passo che inverte quella che è stata la direzione avviata dalla controriforma di Saccardi e Rossi che ha accentrato la programmazione sociosanitaria a Firenze e che ha costruito le tre mega-ASL regionali. Chiediamo anche la ripubblicizzazione dell’acqua e di tutti i beni pubblici fondamentali – ha continuato Fattori – Vogliamo una regione imprenditrice ed innovatrice, siamo convinti che serva una nuova politica industriale, che sia verde e capace di individuare settori produttivi strategici. Un altro capitolo fondamentale, che riguarda soprattutto Pistoia, è la transizione verso un’agricoltura di tipo biologico. In questi cinque anni abbiamo fatto una grande battaglia contro le lobby del vivaismo arroccate in un fortino che difendono un modello non più sostenibile. La qualità delle acque superficiali e profonde nella nostra regione è peggiorata per la presenza di pesticidi ed erbicidi: il glifosato, è fortemente presente nelle acque per l’uso che ne viene fatto, è per un motivo solo estetico che le nostre acque vengono inquinate”. A conclusione Fattori ha sottolineato quanto Toscana a Sinistra siamo gli unici a proporre questo tipo di svolta radicale.
Il candidato Marcello Valentini rappresenta La Valdinievole, ha sottolineato come il suo impegno sarà di carattere ambientale e sociale. “In primis portare avanti la lotta per la sopravvivenza e il rafforzamento del Centro di ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio, l’area umida interna più grande d’Italia, importantissima per l’ecosistema.- ha spiegato Valentini-. Inoltre, per quanto riguarda la sanità, abbiamo assistito al tentativo di depotenziamento dell’ospedale di Pescia, con lo smantellamento del reparto di pediatria. Serve un’inversione di tendenza rispetto a questa sanità Firenze-centrica”.
“ Ho accettato la candidatura in questa lista perchè ho visto in Tommaso Fattori l’unica persona capace di intercettare le istanze del territorio, – ha spiegato Enrico Guastini – dalla tutela dell’ambiente a quella della salute, da quella del lavoro a quella della sanità. La politica fino ad oggi ha rifiutato di guardare a queste tematiche. La tutela del territorio riguarda la collettività sia per il lavoro che possono dare, sia per quanto concerne la salute pubblica”.
“Il partito di Rifondazione Comunista mi ha chiesto di aderire a questa lista – così si è presentato Roberto Lido Daghini – Ritengo che Fattori sia l’unica alternativa al governo che c’è stato in questi anni, l’unico voto utile che abbiamo è per Fattori. Bisogna ricordare che gli altri due schieramenti, sono quelli che hanno fatto mancare il numero legale per le mozioni sul glifosato e sulla ripubblicizzazione dell’acqua. Dare una regolamentazione all’uso dei presidi sanitari è essenziale, visto anche il numero elevato di tumori nelle province. Lo sviluppo del nostro territorio deve essere sostenibile. Per quanto riguarda il tema del lavoro, la Toscana amministrata da Rossi è stata un laboratorio preso ad esempio del Job Act, che si è rivelato che questo metodo non funziona- ha continuato Daghini- .Essere competitivi vuol dire investire in nuove tecnologie che siano compatibili con l’ambiente, altrimenti impoveriremo sempre di più le persone e non ci sarà più sicurezza e futuro per nessuno. La globalizzazione come è stata intesa, con un unico pensiero un unico sistema non funziona”.
Gina Nesti
