PRATO -Mentre Cap si sta adoperando da tempo cercando di progettare la migliore forma di trasporto per gli studenti, non vediamo ancora risposte concrete da parte della Regione Toscana che, anzi, spreca tempo e risorse dei cittadini (40mila euro per la precisione) per le spese legali di un ricorso inutile.
Cap e le altre aziende del consorzio Mobit sono pronte a garantire il servizio di trasporto scolastico e stanno lavorando con proroghe che si rinnovano di mese in mese, un lavoro oggi reso ancor più difficile dalla gara del trasporto pubblico locale, vinta dai francesi di Autolinee Toscane entrata ufficialmente a bordo dal 1° agosto ma, di fatto, ancora fuori da tutto.
Intanto dall'assessore regionale ai trasporti apprendiamo che sugli autobus non verranno installati dei separatori perché “Non ci sono stati i tempi tecnici” e che “è difficile sapere quanti continueranno a viaggiare in bus”. La prima campanella dell'anno scolastico è alle porte e come al solito, dall'inizio di questa emergenza, le famiglie vengono abbandonate senza che nessuno dia loro risposte certe e concrete su un ambito così importante come quello della scuola, di cui la Regione si è finora completamente dimenticata.
Redazione