Il candidato del Terzo Polo rilancia i temi forti per Pistoia. Sì al completamento dei grandi collegamenti. Il ruolo di supporto della politica allo sviluppo di Hitachi. Gli interventi per risolvere la crisi idrica del vivaismo. Il rilancio della cultura.
"Il potenziamento delle infrastrutture per la lista Azione Italia Viva è un tema centrale: nel nostro territorio siamo in una fase di passaggio, dobbiamo completare le grandi opere avviate come il raddoppio della tratta ferroviaria da Pistoia a Lucca (intera tratta) e realizzare la terza corsia autostradale sull'A11, compresi gli interventi relativi alle barriere fonoassorbenti, svincoli, rotatorie, nuovi caselli e tutta la mobilità connessa, in particolare l’asse dei vivai. C'è poi il nodo dell'aeroporto di Firenze che è un'opera essenziale non in chiave localistica, ma di area toscana".
E' con queste parole che Edoardo Fanucci, candidato nel collegio uninominale della Camera Pistoia-Prato-Mugello per il Terzo Polo, lancia la sintesi programmatica della sua lista per il territorio pistoiese. "Detto delle infrastrutture non posso non pensare al treno, alla grande industria del territorio, ieri Breda oggi Hitachi. Conta poco chi possiede l'azienda, se è lo Stato o un privato, conta come la conduce, quanto investe e che prospettive offre alla propria comunità – argomenta Fanucci -. La nostra preoccupazione deve essere quella di mantenere lo stabilimento pistoiese a Pistoia, di vederlo crescere e svilupparsi. Non servono accordi generici o pacche sulle spalle, ma investimenti pluriennali. La politica deve fare la propria parte con strumenti urbanistici coerenti, con percorsi formativi adeguati e con opere infrastrutturali all’altezza".
Quindi il vivaismo e le nuove emergenze: “Siamo di fronte ad un’emergenza di cui troppo poco si parla: la crisi idrica. L’acqua è un bene prezioso, servono investimenti in fognature e depurazione per fronteggiare il problema delle perdite nella rete di distribuzione. E’ necessario puntare sul risparmio e sul riuso, attraverso progetti come quello dell’acquedotto verde e sull’incentivo degli impianti a goccia nei vivai. Serve inoltre più dinamismo e flessibilità. A partire dall’energia. Sì a serre fotovoltaiche di nuova generazione".
Infine, ma non per ultima, la cultura. "Noi crediamo che con la cultura c'è crescita e sviluppo. Pistoia ha una sua tradizione e una sua vocazione in tal senso, è una realtà con un suo fermento culturale che va aiutato e stimolato – conclude Fanucci -. Pistoia capitale della cultura è stata un’occasione persa. Come spesso accade quando non c’è visione, passata l’euforia iniziale è finito tutto nel dimenticatoio senza cura né attenzione".
Redazione