Interviene da Roma l'on. Erica Mazzetti che nei giorni scorsi aveva visitato il comprensorio dell'Abetone sulle problermtiche dell'appennino pistoiese e dopo aver coinvolto sull'emergenza neve il ministro Daniela Santanchè. Sul piatto, per un comparto definito dalla Mazzetti in agonia: disparità tra territori, carenza di servizi e infrastutture, alternative oltre alla centralità dello sci, arginare lo spopolamento ormai da tempo in atto, l'ulizzo della finanza agevolata post Covid e comunitaria ed infine lavorare per perequare la soluzione con tutte organizzazioni e gli enti di settore compreso il governatore. La senatrice dichiara: " Serve la programmazione di un piano per recuperare il divario in termini di servizi e infrastrutture, destinando i fondi europei e approvando quanto prima la legge sulla montagna"
“La montagna appenninica vive anni di estrema difficoltà e il governo deve intervenire, partendo dall’ascolto e dalla condivisione con gli operatori ma anche con le comunità locali, come giustamente dichiarato dal ministro Santanchè. Il turismo nella montagna appenninica negli ultimi anni è stato fortemente colpito rispetto anche alle stesse Alpi e Dolomiti, il caldo anomalo di questi giorni ha acuito il problema; a ciò si aggiunge la cronica carenza di servizi e infrastrutture. C’è un comparto economico in agonia e con esso intere comunità montane, già a rischio spopolamento. Bene pensare anche ad alternative oltre lo sci, in parte già sperimentate in altri casi no; tuttavia il cuore per la montagna appenninica rimane lo sci e tutto l’indotto collegato”. È il commento di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, dopo l’intervista del ministro Daniela Santanchè. “Per questo nella passata legislatura avevo partecipato attivamente alla proposte di legge sulla montagna già approvata in Consiglio dei ministri, che dava risposte e soprattutto risorse strutturali alla montagna appenninica. In questi giorni – ricorda Mazzetti – sono stata di persona nel comprensorio dell’Abetone e ho potuto costatare da vicino una situazione drammatica, per gli impianti e per le attività; è forte però anche la volontà degli operatori di settore di collaborare per trovare una soluzione, a cui devono contribuire tutti, dalla Regione, alle categorie economiche, fino alle amministratori locali. Sicuramente l’interessamento del Ministro del Turismo è determinante, dovrebbe fare lo stesso anche il Governatore. Dobbiamo intanto valutare se sono disponibili e se sono utilizzabili quei ristori Covid non ancora erogati che, in caso affermativo, dovranno essere tutti destinati qui nell’Appennino e non in territori, come le montagne del Nord, dove si sono registrate presenze record e che già hanno avuto importanti ristori”. Per Mazzetti, serve “una risposta immediata” ma anche “la programmazione di un piano per recuperare il divario in termini di servizi e infrastrutture, destinando i fondi europei e approvando quanto prima la legge sulla montagna. L’Italia è una nazione unica e deve saper dare pari dignità e opportunità a tutti i territori che, con le loro differenze, la rendono unica e per questo appetibile all’estero. Sono certa che con il Governo di Centrodestra farà così, e io contribuirò, come ho fatto nella scorsa legislatura e ribadito in questi giorni di visita sul territorio Appennini toscani”, conclude Mazzetti.
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