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EMPOLI  –Inaugurata stamani la struttura situata nella frazione di Pozzale, in via Valdorme Nuova a conclusione dei primi interventi di trasformazione della ex Casa Circondariale in REMS (la residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza).

La REMS di Empoli è la prima struttura di riferimento per i territori dell’Ausl Toscana Centro e la seconda a livello regionale, dopo l’apertura della residenza di Volterra nel 2015 e sarà di sostegno a quest’ultima per la presa in carico di pazienti. La legge 81/2014 ha previsto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e l’apertura delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza Detentive (REMS-D), nuove strutture a esclusiva gestione sanitaria.  

La Rems di Empoli è pertanto destinata alla cura dei pazienti autori di reato affetti da infermità o seminfermità psichica attraverso percorsi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi, gestiti dal Dipartimento di salute mentale dell’Azienda.   

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti numerose autorità regionali e locali, tra le quali: Stefania Saccardi, Assessore regionale Diritto alla Salute, Enrico Sostegni, consigliere regionale, Brenda Barnini, Sindaco di Empoli, Francesco Zunino, in rappresentanza del Questore di Firenze, Laura Lega, Prefetto di Firenze, Claudio Caretto Presidente Vicario, in rappresentanza del Presidente Tribunale di Sorveglianza di Firenze, Angela Venezia Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria, Angela Annese Presidente sezione penale Corte d’Appello di Firenze, Fabio Origlio sostituto procuratore generale Firenze, Giuseppe Fanfani, Garante Detenuti Regione Toscana

Per l’Ausl Toscana Centro erano presenti: Emanuele Gori, direttore sanitario Ausl Toscana Centro (in rappresentanza del Direttore generale Morello), Franco Scarpa, Direttore Riabilitazione pazienti Psichiatrici Autori di Reato e Direttore della REMS, Giuseppe Cardamone, Direttore Area Salute Mentale Adulti, Antonella Manfredi, Direttore Area Salute Mentale e Dipendenze, Maria Pia Teodori, Direttore Psicologia Professionale, Massimiliano Lo Presti, infermiere, benessere organizzativo e sviluppo zona empolese, Lucia Salvadori e Loriana Meini, direzione infermieristica Empoli, Luca Tani, Direttore Dipartimento Area Manutenzione e gestione investimenti Empoli, Caterina Masini, coordinatore AFT Certaldo Montaione, Gambassi Terme, Stefania Rossi, Assistente Sociale, Sonia Moretti, Direttore Area Programmazione e controllo risorse del Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, Rossella Boldrini, Direttore Dipartimento Servizio Sociali, Stefania Rossi, assistente sociale, Carlo Battaglia, Coordinatore Educatori e Tecnici area Empolese Franco Doni, Direttore SDS Empolese Valdarno Valdelsa, Piero Salvadori, Coordinatore Sanitario Servizi Zona Empolese Valdarno Inferiore, Daniele Mannelli, Direttore Dipartimento Rete Sanitaria Territoriale  

“La Rems di Empoli, che affiancherà quella già aperta a Volterra, e che potrà accogliere fino a un massimo di 20 ospiti, è il risultato di un grande lavoro, portato avanti con professionalità, competenza e dedizione da parte di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione di questo importante progetto, che a breve consentirà di ospitare i primi pazienti nella ex Casa circondariale di Empoli, adattata alla nuova destinazione d’uso – commenta l’assessore regionale Stefania Saccardi -. Questa struttura si inserisce all’interno di un percorso terapeutico riabilitativo di pazienti che, nello stesso tempo, dovranno portare avanti il loro percorso detentivo. Da qui la necessità di una forte collaborazione e sinergia con le autorità giudiziarie per le misure di sicurezza e vigilanza. A noi spetta il compito, tramite i servizi di salute mentale, di farci carico del bisogno di cure di questi pazienti nel miglior modo possibile”.  

“La collaborazione tra il Dipartimento di Salute mentale e il Comune di Empoli è stabile e muove i primi passi tanti anni fa. Conosciamo pertanto la professionalità e la competenza dei dottori coinvolti in questo nuovo servizio che vogliamo a tutti gli effetti considerare incluso nei perimetri dei servizi sanitari territoriali- afferma Brenda Barnini, Sindaco di Empoli- Quando il Ministero della Giustizia decise di chiudere la Casa Circondariale avevamo la preoccupazione che quell’immobile diventasse fonte di degrado o fosse adibito a carcere vero e proprio perdendo così quella caratteristica di permeabilità e collaborazione con la comunità che aveva avuto. Il progetto Rems è arrivato quindi sia come soluzione di nuova vita dell’edificio che come opportunità di ricostruire con i pazienti quel rapporto terapeutico insieme ad associazioni e istituzioni del territorio. Ci sta a cuore ovviamente anche la serenità dei cittadini e la gestione in sicurezza di tutto il progetto, ragione per cui seguiremo da vicino i passaggi con la Prefettura per la stipula di un protocollo ad hoc per la sorveglianza della struttura”  

“L’inaugurazione di stamani per la nostra azienda sanitaria rappresenta un importante risultato, atteso da tempo, frutto di un lungo percorso progettuale, che ha visto la trasformazione dell’ex casa circondariale di Empoli in Rems- afferma Emanuele Gori, Direttore sanitario Ausl Toscana Centro- La Rems di Empoli è un luogo di cura destinato ad accogliere determinate categorie di soggetti ed organizzato secondo una logica riabilitativa, che prevede di affiancare terapie farmacologiche a percorsi educativi gestiti interamente da un équipe sanitaria multidisciplinare. A conclusione di questa prima fase di lavori, con un cospicuo investimento per l’azienda sanitaria, la Rems di Empoli rappresenta già un punto di riferimento non solo per tutta la nostra area vasta, ma anche per l’intera regione- afferma Emanuele Gori, direttore sanitario Ausl Toscana Centro.  

L’Azienda USL Toscana centro è diventata proprietaria della Casa Circondariale di Empoli nel 2017 con Decreto del Presidente della Giunta Regionale (n.197/2017).

Il progetto ha previsto la realizzazione dell’intervento in due fasi: la prima ha interessato una porzione di struttura, inaugurata stamani, nella quale sono stati effettuati lavori strutturali ed impiantistici ed allestita la prima area abitativa per accogliere i primi 9 pazienti (solo uomini). La seconda fase sarà invece avviata a struttura funzionante e riguarderà due aree abitative poste al piano terra destinate ad ospitare 3 donne e 8 uomini. A completamento dei restanti lavori, la REMS potrà ospitare fino a 20 pazienti. L’intervento complessivo di ristrutturazione e degli allestimenti è stato di 700 mila euro

"La Residenza per Esecuzione di Misure di Sicurezza detentive (REMS) deriva dal processo legislativo che ha condotto alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari con il passaggio di competenza a curare le persone inferme di mente che hanno commesso reati e cui è applicata la misura di sicurezza in una struttura del sistema sanitario nazionale e non del Ministero della Giustizia- afferma Franco Scarpa, Direttore Rems Empoli- La struttura empolese è stata allestita nel rispetto dei criteri fissati dal DM Sanità 01-10-2012 ed ospiterà inizialmente 9 persone svolgendo il proprio compito in collaborazione ed integrazione con i Servizi di Salute Mentale della Toscana"

La costruzione risale intorno agli anni '80 ed è costituita da diversi corpi di fabbrica e da un resede, circondati da alte mura di cinta in cemento armato. La superficie complessiva è di circa 1.500 mq, mentre quella del resede è di circa 4.000 mq, destinata per metà a verde. All'esterno delle mura di cinta è presente un'area a parcheggio e un terreno agricolo di circa 10.000 mq.

La struttura è dotata un servizio di vigilanza h 24 e di sorveglianza interna ed esterna. All’ingresso della struttura è presente una portineria con personale di vigilanza, il piano terra è adibito ad area comune in cui vengono svolte attività riabilitative e ricreative ed è presente anche una stanza dedicata ai colloqui con i familiari. Al primo piano si trovano 9 stanze singole, tutte dotate di bagno interno, oltre alla stanza destinata al personale sanitario. I pazienti accedono all’interno della struttura su decisione della Magistratura e restano in media 1 anno e mezzo fino al completamento del percorso riabilitativo.

La struttura sarà gestita da un team multidisciplinare, composto dal Direttore, Psichiatra e Direttore della SOC Riabilitazione 3 psichiatri, 1 psicologo, 14 infermieri, 6 operatori socio sanitari, 2 educatori professionali, 2 tecnici di riabilitazione psichiatrica, 1 assistente sociale e un servizio di vigilanza h 24.

La permanenza in REMS rappresenta solo una tappa del percorso terapeutico riabilitativo dei pazienti. E’ fondamentale una stretta integrazione tra la struttura, l’Autorità Giudiziaria e il Dipartimento di Salute Mentale finalizzata a conciliare il percorso sanitario del paziente con quello giuridico, la necessità di cure e di riabilitazione con l'esigenza di sicurezza sociale.

Sono in corso di completamento gli atti previsti dal DM 01-10-2012 per rendere la struttura pienamente idonea da accogliere gradualmente i pazienti fino al numero complessivo dei 9 previsti.

Redazione

 

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