Il 7 ottobre alla Certosa di Firenze presentazione del libro di Maria Rita Bozzetti Dialogo con Teresa. Intervengono V. Arnone, A. Lovascio, C. Mezzasalma e M.G. Caramella. Letture di C. Tundo. Musiche di Bach, Vivaldi e Morricone eseguite dai Solisti della Tuscan Chamber Orchestra. Sarà presente l’autrice. Ingresso libero.
Un testo che nasce dall’incontro e la «spirituale sorellanza» fra una poetessa italiana dei nostri giorni, dalla vocazione lirica e l’ispirazione religiosa, e i ‘Manoscritti autobiografici’, più noti come ‘Storia di un’anima’, di Teresa di Lisieux o Suor Teresa di Gesù Bambino: monaca carmelitana francese morta di tubercolosi a 24 anni nel 1897 al termine di una vita vissuta con incandescente passione mistica, poi proclamata santa da Papa Pio XI nel 1925 e “Dottore della Chiesa” nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II; protettrice dei missionari e patrona della Francia insieme a Giovanna d’Arco.
È il libro di Maria Rita Bozzetti, ‘Dialogo con Teresa’ (Libreria Editrice Vaticana 2021), che viene presentato venerdì 7 ottobre, alle ore 17, nella sala Pio VI della Certosa di Firenze (via della Certosa 1 al Galluzzo) in un incontro che prevede gli interventi di Vincenzo Arnone, Antonio Lovascio, Carmelo Mezzasalma e Maria Giuseppina Caramella (presidente della Fondazione il Fiore), le letture di Cristina Tundo e musiche di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi ed Ennio Morricone eseguite dai Solisti della Tuscan Chamber Orchestra: Simone Calcinai e Costanza Costantino al violino, Giovannella Berardengo al violoncello. Un evento a ingresso libero, organizzato da Comunità di San Leolino e Fondazione il Fiore di Firenze, a cui sarà presente l’autrice.
L’incontro fra Teresa di Lisieux, la “Maestra dei teologi” (Benedetto XVI, 2011), e Maria Rita Bozzetti, scrive nella prefazione al volume il Cardinale Marcello Semeraro, è arricchito dal fatto che «come giustamente si legge nell’introduzione di Vincenzo Guarracino, esse, nella loro sostanza di vita appassionata possono avere in comune alcune note importanti – “il dolore, l'ansia di trascendente e assoluto” – che consentono questa singolare sorellanza dialogica, che è la sostanza del volume». In sostanza, continua il cardinale Semeraro, nel testo si sviluppa un «botta e risposta» o «tic toc agile e suggestivo», che «costituisce l'originalità singolare dell’intero volume».
Il risultato, dal punto di vista stilistico, è «un testo – scrive Vincenzo Guarracino - che si potrebbe senza forzature definire amebeo, dialogico e bifronte, tra prosa e verso, inquadrandolo entro un genere antico dalle nobili ascendenze quale il prosimetro, componimento letterario di argomento amoroso o filosofico non solo per la commistione delle parti, ma soprattutto per la felice modulazione dei toni, tra argomentazione, commento e abbandono lirico».
Ciò che colpisce nell'esperienza poetica di Maria Rita Bozzetti – scrive nell’articolata postfazione del volume intitolata “La voce delle rose” Carmelo Mezzasalma – è la forza e l'abbandono fiducioso al mistero e alle risorse della parola. Una vita piena di parole, un corpo fatto di parole, l’aria respirata come un canto sommesso di parole. E ne nasce un linguaggio poetico, concentrato e ondivago, incurante delle pause o di ogni altro accorgimento pretestuoso, ma fortemente ancorato all’ispirazione originaria dell'anima che passa dagli interrogativi lancinanti al credere fermo, quasi contro ogni speranza. Un linguaggio innovativo, inquietante e sovversivo, com’è nella natura della poesia. Un linguaggio che ritroviamo ora, detto per inciso, in questo ‘Dialogo con Teresa’, ma molto più teso e fiammeggiante, per niente intimorito dal contatto con le pagine, altrettanto sovversive e luminose, dell'autobiografia umana e spirituale della giovane santa carmelitana».
Per ulteriori informazioni, Fondazione il Fiore. Tel.: 055-225074
Maria Rita Bozzetti nasce a Roma, si laurea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in Medicina e Chirurgia e si specializza in Ematologia clinica e di laboratorio. Si dedica con grande attenzione alla sua attività Ospedaliera, divenendo presto Primario Ospedaliero. Attualmente vive a Galatina (Lecce) e si dedica esclusivamente all’attività letteraria. Ha pubblicato: ‘Polvere di giorni’ (1992); ‘Canta l’Eterno Presente’ (1998); ‘Il Dio che non parla’ (2002); ‘Nell’ozio delle erbacce. Meditazioni in poesia su brani del Vangelo di Matteo’ (2004); ‘I dintorni della tua memoria. Pensieri poetici in ricordo del Maestro Nicola De Donno’ (2004, del 2007 la versione in albanese); ‘Segmenti ex temporanei’ (2006); ‘Monade Arroccata. Meditazioni in poesia su brani del Vangelo di Giovanni e del Qohèlet’ (2008); ‘Senza potere. Romanzo’ (2009); ‘Sulla soglia. Poesie sui bambini uccisi in guerra’ (2010); ‘La mia Cappuccetto Rosso. Fiaba rivisitata in endecasillabi’ (2010); brani di ‘Monade arroccata’ musicati dal Maestro compositore Alberto Giglioni e recitati dall’attrice Grazia Ferrali (CD musicale, 2010); ‘Tu, l’altra carne... Poesie meditando la Via Crucis dalle rovine di un terremoto’ (2012). Collabora ad alcune riviste, con testi di attualità e di critica.
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