In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi promuove un incontro di studi su “La figura femminile nelle Avventure di Pinocchio”.
L’incontro si terrà, a partire dalle ore 16:00, presso la Sala del Grillo del Parco di Pinocchio - Collodi. Dopo l'introduzione, a cura del Presidente della Fondazione Collodi, Pier Francesco Bernacchi, seguiranno gli interventi di Loredana Marrapodi, Presidente della FIDAPA di Montecatini Terme, di Carla Papini, Presidente dell’Associazione Amici di Pescia, di Renzo Ciofi del Centro Studi Sicurezza Urbana, e di Daniela Marcheschi, Presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini.
Di seguito il programma completo:
• Ore 16:00 introduce Pier Francesco Bernacchi, Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi
• Ore 16:20, Loredana Marrapodi, Presidente FIDAPA Montecatini Terme, Dal paese dei balocchi .....al ritorno a casa. La fata accompagna il percorso
• Ore 16:40, Carla Papini, Presidente dell’Associazione Amici di Pescia, "Quanto siete buona, Fata mia"..."e quanto bene vi voglio!" (XVIII)
• Ore 17:00, Renzo Ciofi, Centro Studi Sicurezza Urbana (CSSU), La condizione femminile in Italia in rapporto alla Costituzione
• Ore 17:20, Daniela Marcheschi, Presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, Consigliere della Fondazione Nazionale Carlo Collodi,
• Ore 17:40, Dibattito - Segue Cocktail.
Sempre in questa occasione verranno presentati i tre eventi che segnano l’apertura della stagione 2018 del Parco di Pinocchio e dello Storico Giardino Garzoni:
• Ore 15:00, presso lo Storico Giardino Garzoni, inaugurazione della mostra “1968 – 2018 percorsi d’arte” di Giampiero Poggiali Berlinghieri;
• Ore 15:30, presso il Museo del Parco di Pinocchio, inaugurata della mostra “ETEGAMI” alla presenza di Umberto Donati, Segretario Generale della Fondazione Italia Giappone che l’ha realizzata, con il Patrocinio del Ministero degli Esterialle;
• a seguire verrà inaugurata l’esposizione della scultura Pinocchio in alabastro di Antoaneta Dzoni.
La mostra di Poggiali Berlinghieri
La mostra 1968-2018 – Percorsi d’arte di Giampiero Poggiali Berlinghieri, 23 tra dipinti e pittosculture che toccano, in modo esemplare, alcuni momenti della lunga e sempre rinnovata ricerca del maestro fiorentino, relativa alle situazioni della forma nello spazio e dello spazio/forma.
Si comincia dal Paesaggio del 1968, opera tra le prime della sua nuova visione astraente dello spazio/ambiente, scomposto in tasselli ondulati di recupero dal Secondo Futurismo, segnatamente i maestri ideali Balla e Depero le cui lezioni saranno leggibili in filigrana nell’intero sviluppo del suo lavoro. Si finisce con due variazioni dei Riflessi ambientali del 2018 – un ciclo, dunque, in atto –, dipinti nei quali lo spazio è luogo proiettivo di filamenti, strie, chiazze, nuclei, presenze biomorfe o vagamente zoomorfe, comunque vitali. Sono morfemi ai quali Poggiali Berlinghieri affida il compito di significare l’intima correlazione tra la vita e l’ambiente, nell’arco che va dall’imo della materia al profondo dello spazio cosmico abitato dall’uomo, nel senso che ad esso l’uomo appartiene e ad esso accede con i suoi strumenti.
Tra i due poli di mezzo secolo di ricerca, si registrano le colonizzazioni del New space “edificato” degli anni Settanta e oltre, qui un Iperspazio urbano (1979) tra medioevale e futuribile; quindi le germinazioni ed enucleazioni organiche dei Germogli, le proiezioni spaziali ovvero le Eclissi, le Impronte di memoria, gli Orizzonti degli eventi degli anni Ottanta, le Transation dei Novanta. Cicli tutti sviluppati come forma pittorica astraente, alla quale dallo scorcio degli anni Ottanta si affianca il capitolo della pittoscultura, che diverrà sempre più importante nel suo lavoro.
Nella concreta terza dimensione, qui rappresentata dal bellissimo Sultano e Minareto del 2001 e da Alien del 2015, sotto specie anche di installazioni e di “strutture” interattive (cinetiche luminose sonore), Poggiali si concentrerà soprattutto sull’ipotesi progettuale, diciamo pure la poetica utopia d’un Habitat nel quale la natura e la tecnologia, l’arte e la scienza concorrono armonicamente a edificare lo spazio d’un mondo nuovo, di equilibri e di integrazioni creative.
Le 23 opere di questa mostra saranno tutte acquisite dalla Fondazione Collodi, aggiungendosi alle numerose già in essa depositate, a documentare, in pratica, tutti i momenti del percorso di Giampiero Poggiali Berlinghieri, questo inventivo e fecondo maestro della ricerca visiva più vivace e godibile dagli anni Sessanta in Toscana che non poteva trovare collocazione più felice dell’istituto animato dallo spirito di Pinocchio.
Etegami
Per presentare al pubblico l'Italia raccontata e ricreata attraverso gli occhi animati da una vivace creatività dei ragazzi giapponesi, la Fondazione Nazionale Carlo Collodi ha promosso una particolare mostra al Museo del Parco di Pinocchio che si aprirà al pubblico dal 24 febbraio al 3 aprile.
Il Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, insieme al Segretario Generale della Fondazione Italia Giappone, Umberto Donati, hanno voluto ricordare come nasce questa particolare mostra i cui autori sono bambini giapponesi.
La mostra - frutto della collaborazione tra l'Istituto Italiano di Cultura a Tokyo, la Fondazione Italia Giappone, l'Ente Nazionale Italiano per il Turismo, l'Associazione Giapponese Etegami e Alitalia-Italia Tours - è la realizzazione del “Progetto Etegami”, uno degli eventi che hanno caratterizzato “Italia in Giappone 2001/2002”, la più grande ed articolata rassegna di promozione dell’Italia all’estero.
L'idea è stata quella di invitare i bambini giapponesi ad inviare all'Istituto Italiano di Cultura degli Etegami, cartoline postali illustrate a mano tradizionali del Giappone, sulle quali avrebbero dovuto disegnare l'Italia secondo la loro fantasia. Hanno risposto all'invito 25.000 studenti di 2.565 scuole elementari e medie. I disegni pervenuti forniscono immagini curiose e suggestive della loro idea del nostro Paese, realizzate con tecniche che ci rimandano alla tradizione dei manga, i "disegni in libertà" che hanno dato vita ai famosi fumetti giapponesi. E della vita e della cultura italiana come la musica o la cucina; una sezione è interamente dedicata a Pinocchio.
Redazione