L’11 novembre a “Suoni riflessi” “Ovunque, fuori dal mondo”: concerto-spettacolo per il centenario della morte di Debussy con le sue tre sonate finali interpretate da sei rinomati solisti e letture di passi della Recherche di Proust dell’attore Luigi Lo Cascio. Il 10 novembre incontro preparatorio di “Svelare la musica” (a ingresso libero) con Luigi Lo Cascio, Marco Tullio Giordana, Mario Ancillotti, Matteo Fossi e la traduttrice Michela Landi (Università di Firenze).
Un omaggio al compositore francese Claude Debussy, nel centenario della morte, con l’interpretazione delle sue ultime tre sonate, “per la fine dei tempi”, da parte di musicisti del calibro di Ekaterina Valiulina (violino), Erica Piccotti (violoncello), Alessia Luise (arpa), Yuval Gotlibovich (viola), Mario Ancillotti (flauto) e Matteo Fossi (pianoforte), alternate a passi di Alla ricerca del tempo perduto di Proust e dello stesso Debussy letti da Luigi Lo Cascio, uno degli attori italiani più impegnati e apprezzati.
E’ “Ovunque, fuori dal mondo”, il 6° spettacolo del festival “Suoni riflessi” in calendario domenica 11 novembre alle 11 alla Sala Vanni di Firenze. Il frutto di un progetto ideato da Alberto Batisti, Matteo Fossi e Mario Ancillotti in collaborazione con la Sagra musicale umbra e avvalendosi del contributo di Michela Landi, docente di Letteratura francese dell’Università di Firenze, per la scelta e traduzione dei passi della Recherche.
Le «tre sonate pour la fin du temps», come scrive Alberto Batisti, rappresentano al tempo stesso un «estremo contributo al futuro della musica» e un affettuoso richiamo al passato illustre «della civiltà strumentale francese del Settecento», «col pensiero rivolto anche ai Brandeburghesi di Bach». Scritte fra il 1915 e il 1917, sono la testimonianza finale di un uomo minato dalla malattia e sconvolto dalla guerra. Verranno eseguite in ordine cronologico: prima la Sonata per violoncello e pianoforte scritta fra luglio e agosto del 1915, poi la Sonata per flauto, viola e arpa del settembre-ottobre 1915 e infine la Sonata per violino e pianoforte del periodo ottobre 1916 – aprile 1917.
«“Ovunque, fuori dal mondo” – spiega il direttore di Suoni riflessi Mario Ancillotti – è la risposta che Debussy dette alla domanda su dove avrebbe voluto vivere: quanto mai illuminante della sua psicologia». «Nonostante la frequenza della musica del compositore francese nei programmi musicali di oggi, molto della sua opera resta inconfessato enigma – aggiunge Ancillotti -. Affiancarla a testi di Proust dalla Recherche è come legare fra loro le rispettive potenze espressive del pensiero e le minuziose descrizioni dei processi interiori legati al ricordo e al sentimento umano; è un viaggio nel tempo e nella memoria».
I biglietti saranno in vendita circa mezz’ora prima dell’inizio degli spettacoli al botteghino di Sala Vanni (piazza del Carmine al n. 19). Per prenotare: 055-699223. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro. Chi ha la card di Rete Toscana Classica ha diritto alla riduzione.
Il giorno precedente, sabato 10 novembre alle 18, Luigi Lo Cascio e il regista Marco Tullio Giordana che lo ha diretto più volte e valorizzato, interverranno con la traduttrice Michela Landi e con Mario Ancillotti e Matteo Fossi, che dirigono “Suoni riflessi”, al terzo incontro (a ingresso libero) del ciclo “Svelare la musica”. Un’occasione per conoscere meglio i protagonisti e i retroscena dello spettacolo del giorno dopo.
Redazione