Dopo Vellano, Collodi, Pietrabuona e S.Quirico anche il Comune di Pescia celebra la liberazione del suo territorio con una tre giorni dedicata a questi momenti di ricordo e riflessione. Si parte con l'inaugurazione della mostra sulla Protezione Civile pesciatina.
Oggi dalle ore 17:00 saranno esposte alcune macchine della Croce Rossa e della Protezione Civile in piazza Mazzini, di fronte al palazzo del Vicario, mentre alle ore 18:00, nella Sala Consiliare, verrà presentato il filmato delle missioni effettuate, cui seguirà, in sala giunta, l’inaugurazione della mostra documentaria "Pescia, con le Associazioni di Volontariato, nelle Missioni di Pace” 1993/1994 (curatori Pier Angelo Salani e Cesare Bocci).
La mostra resterà aperta per due settimane (dal lunedi al venerdi dalle 7:00 alle 19:00, il sabato fino alle 12:30) e ripercorrerà due importanti missioni di pace, quella del 1993-94 e del 1999, alle quali hanno partecipato i volontari pesciatini in aiuto delle popolazioni della ex-Jugoslavia colpite dalla guerra.
«Ho accolto con grande entusiasmo - afferma Pier Angelo Salani, curatore della mostra - l’idea di ricordare con una mostra ricca di immagini e di spunti quell’enorme sforzo che la protezione civile del comune di Pescia e le associazioni di volontariato produssero in quella circostanza e che sembra poco presente nella memoria collettiva della città. In quelle foto, in quei documenti anche dell’Onu, sono racchiuse tante storie di volontariato e di aiuto verso il prossimo che vogliamo celebrare».
Il Sindaco Oreste Giurlani, che ha partecipato in prima persona a queste campagne di aiuto alle popolazioni slave in quanto presidente della locale Croce Rossa e membro della protezione civile comunale, afferma: «Oltre che rivedermi giovanissimo, queste foto mi fanno pienamente tornare alla mente quelle fasi difficili e pericolose, quando tanti pesciatini hanno voluto mostrare la solidarietà della città in modo attivo e inequivocabile, sul campo di battaglia . Un esempio che cerchiamo di trasmettere ai giovani della città, molti dei quali, comunque, sono già impegnati nella bellissima esperienza del volontariato, che consiglio a tutti come straordinaria scuola di vita».
Redazione