Dopo la sospensione della carica da sindaco da parte della Prefettura di Pistoia, arrivano le dimissioni da sindaco e da vicepresidente dell'Anci Toscana da parte di Oreste Giurlani e la sua sospensione da parte del PD. Giurlani nella lettera di dimissioni confida di poter dimostrare il prima possibile la sua estraneità ai fatti contestati e ribadisce la sua totale fiducia all'operato della Magistratura.
Nella lettera di dimissioni consegnata ieri in Comune a Pescia si legge: «Signor Vicesindaco, Signor Assessore anziano, Signori Assessori e Signori Consiglieri tutti, i recenti accadimenti a tutti noti mi impongono riflessioni e scelte che, sia pur dolorose, ritengo inevitabili. Pur non reputando - allo stato - sussistere alcun obbligo in tal senso, doveroso senso politico ed istituzionale e motivi di evidente opportunità mi portano a rassegnare, con effetto immediato, le mie irrevocabili dimissioni da sindaco del Comune di Pescia. Confido di poter dimostrare prima possibile la mia estraneità ai fatti che mi sono stati contestati e nel ribadirla confermo la mia totale fiducia nell'operato della Magistratura. Ringrazio maggioranza ed opposizione per il loro operato sempre leale e costruttivo».
Così Oreste Giurlani, indagato per peculato, ha rassegnato le sue dimissioni, precedute dalla sospensione della carica di sindaco da parte della Prefettura e seguite poi dalla sospensione da parte del Partito Democratico, in linea con quanto espresso nell'apposito regolamento delle commissioni di garanzia.
La lettera di dimissioni sarà letta nel prossimo consiglio comunale e, dopo i venti giorni previsti dalla legge per lo scioglimento del consiglio, si affiderà la gestione amministrativa a un commissario prefettizio fino al giorno delle elezioni anticipate.
Redazione