Mentre il Pd pesciatino si riunisce a porte chiuse con il segretario provinciale Riccardo Trallori, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia-An, Giovanni Donzelli, in Piazza Mazzini a Pescia, ribadisce pubblicamente la sua posizione (era stato infatti il primo nel 2014 a denunciare la vicenda bilanci Uncem) allargando l'accusa a tutto il Pd, colpevole di aver ripianato i debiti Uncem con i soldi dei Comuni.
Per Donzelli il buco di bilancio, provocato dalla gestione Uncem di Oreste Giurlani, è stato ripianato con i soldi pubblici: «l'assemblea dell'ottobre scorso ha richiesto ai comuni un contributo straordinario, per un totale di 252 mila euro annuali, nel contesto di un piano quadriennale che prevedeva un rientro di 1,2 milioni di euro».
Nonostante il dispiacere per l'accaduto al sindaco di Pescia, Giovanni Donzelli scatena accuse a tutto il Pd perchè per lui il caso Giurlani non è isolato: tutti i sindaci dei Comuni montani firmavano i bilanci di Uncem, che erano già stati oggetto di denuncia nel 2014, da parte dello stesso Donzelli, per le macrospese che vi configuravano. Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia allora aveva occupato la sede di Uncem per richiedere accesso agli atti e, in seguito, aveva raccolto alcune testimonianze di chi aveva avuto a che fare con l'ente. Come chi non è riuscito ad andare in pensione perché all'Inps non erano stati pagati i contributi o due aziende cartografiche che nel 2013 avevano emesso fatture per 241 mila euro senza riscuotere e adesso sono chiuse, con 40 dipendenti a casa.
Il grande interrogativo di Donzelli è inerente il contributo regionale verso Uncem, erogato senza una rendicontazione dettagliata: «Il Partito democratico e la Regione Toscana hanno continuato a difendere e a foraggiare questo sistema nonostante fossero a conoscenza di queste anomalie è l'ora di smetterla di nascondere palesemente la polvere sotto il tappeto, si abbia il coraggio di andare in fondo a questa gravissima vicenda istituendo la commissione d'inchiesta regionale».
Per Donzelli dunque tutto il Pd è coinvolto, a partire dalla scelta di porre al posto di Giurlani Andrea Rossi, che era il suo vicepresidente vicario a Uncem e che, nell'ottobre 2016, aveva firmato quella lettera indirizzata a tutti i Comuni montani, compresa Pescia, che chiedeva un contributo per ripianare il bilancio di Uncem (oltre un milione di euro da versare in quattro anni).
Nel mentre, mercoledì sera, il giorno prima dell'intervento di Donzelli in Piazza Mazzini, il Pd pesciatino si riuniva a porte chiuse con il segretario provinciale Riccardo Trallori per un primo confronto sugli eventi accaduti e il lavoro svolto fino ad oggi dall'ammnistrazione.
Nonostante il dispiacere per l'accaduto al sindaco di Pescia, Giovanni Donzelli scatena accuse a tutto il Pd perchè per lui il caso Giurlani non è isolato: tutti i sindaci dei Comuni montani firmavano i bilanci di Uncem, che erano già stati oggetto di denuncia nel 2014, da parte dello stesso Donzelli, per le macrospese che vi configuravano. Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia allora aveva occupato la sede di Uncem per richiedere accesso agli atti e, in seguito, aveva raccolto alcune testimonianze di chi aveva avuto a che fare con l'ente. Come chi non è riuscito ad andare in pensione perché all'Inps non erano stati pagati i contributi o due aziende cartografiche che nel 2013 avevano emesso fatture per 241 mila euro senza riscuotere e adesso sono chiuse, con 40 dipendenti a casa.
Il grande interrogativo di Donzelli è inerente il contributo regionale verso Uncem, erogato senza una rendicontazione dettagliata: «Il Partito democratico e la Regione Toscana hanno continuato a difendere e a foraggiare questo sistema nonostante fossero a conoscenza di queste anomalie è l'ora di smetterla di nascondere palesemente la polvere sotto il tappeto, si abbia il coraggio di andare in fondo a questa gravissima vicenda istituendo la commissione d'inchiesta regionale».
Per Donzelli dunque tutto il Pd è coinvolto, a partire dalla scelta di porre al posto di Giurlani Andrea Rossi, che era il suo vicepresidente vicario a Uncem e che, nell'ottobre 2016, aveva firmato quella lettera indirizzata a tutti i Comuni montani, compresa Pescia, che chiedeva un contributo per ripianare il bilancio di Uncem (oltre un milione di euro da versare in quattro anni).
Nel mentre, mercoledì sera, il giorno prima dell'intervento di Donzelli in Piazza Mazzini, il Pd pesciatino si riuniva a porte chiuse con il segretario provinciale Riccardo Trallori per un primo confronto sugli eventi accaduti e il lavoro svolto fino ad oggi dall'ammnistrazione.
Redazione