Dopo l’esibizione e la consegna del premio Renato Sellani a Enrico Rava, Serravalle Jazz chiude con Riccardo Fassi Florence Pocket Orchestra | "Sitting in a Song" | Special guest Alex Sipiagin.
Un incontro al vertice tra alcuni dei più noti e stimati solisti toscani. La Florence Pocket Orchestra, ideata e diretta dal pianista e compositore Riccardo Fassi, rappresenta un’evoluzione stilistica della lunga esperienza con la celebre Tankio Band. Ricerca timbrica, accostamenti strumentali inediti, contrappunto, strutture aperte, espressività melodica e scorribande in altre musiche etniche fino al pop sono tra gli ingredienti di questo formidabile settetto dai colori e dall’energia di una grande orchestra.
Questo nuovo progetto di Fassi (piano, composizioni, arrangiamenti), al quale partecipano anche Nico Gori (sax alto, clarinetto), Dario Cecchini (sax baritono), Federico Pierantoni (trombone), Guido Zorn (contrabbasso) e Bernardo Guerra (batteria), si avvale della collaborazione del grande trombettista russo-americano Alex Sipiagin, collaboratore di Michael Brecker, Dave Holland e Mingus Band. Le composizioni e gli arrangiamenti scritti appositamente per questo inedito organico sono stati pubblicati nell’album “Sitting in a song”.
Riccardo Fassi è uno dei più interessanti pianisti / tastieristi / compositori del jazz italiano. Vincitore dei Jazzit Awards 2017, 2018 e 2019 – si è sempre classificato al primo posto nella categoria “Tastiere” –, opera da anni in varie formazioni. Con la Tankio Band (la sua orchestra di dieci elementi più volte votata tra le migliori formazioni del jazz italiano nel referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz) ha suonato con Steve Lacy, Gary Smulyan, Kenny Wheleer, Gunther Schuller, Adam Nussbaum, Bill Elgart, Tim Berne, Butch Morris, Jim Rotondi, Jesse Davis, Ray Anderson, Dave Binney, Enrico Rava, Roswell Rudd, Marvin Smitty Smith, Billy Cobham e molti altri. Tra i nuovi lavori, due cd: l’originale progetto della Tankio Band su Frank Zappa e “Portrait of interiors landscapes” con Alex Sipiagin. È direttore del Dipartimento di Jazz al Conservatorio di Firenze. Ha suonato in Usa, Argentina, Perù, Francia, Germania, Croazia, Svizzera, Slovenia, Spagna, Marocco, Gabon.
Nico Gori è uno dei sassofonisti e compositori italiani più apprezzati. Nato a Firenze nel 1975, ha cominciato a suonare il clarinetto a sei anni e a diciotto si è diplomato al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Dieci anni dopo ha conseguito il diploma in Musica jazz al Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno. Nel 2000 ha vinto il Premio Massimo Ubaldi come miglior talento emergente e tre anni dopo ha pubblicato il suo primo album da leader, “Groovin’ high”, con Ellade Bandini, Massimo Moriconi, Sandro Gibellini e Renato Sellani come ospite. Dal 2017 è docente di sassofono, clarinetto e musica d’insieme jazz presso la Scuola di musica di Fiesole e dal 2019 insegna anche alla Siena Jazz University.
Dario Cecchini è sassofonista, flautista e compositore. Ideatore e leader dei Funk Off, marching band di quindici elementi, ne compone e ne arrangia tutto il repertorio. Si è esibito sui palchi dei più importanti festival italiani e ha suonato in tutta Europa, Australia, Stati Uniti, Brasile, Sud Africa, Georgia, Cina, Giappone. È band leader del quintetto Jazzasonic e del trio Triozone. Ha fatto parte dell’Orchestra di Musica leggera della Rai di Roma.
Classe 1989, Federico Pierantoni ha iniziato a studiare musica all’età di 8 anni per passare al trombone a 14. Si è diplomato al Conservatorio Martini di Bologna. Ha partecipato a vari festival, tra cui: Villa Celimontana con il gruppo diretto da Giampaolo Ascolese; Narni Jazz Fest con la Big band di Marco Tamburini con ospite Dee Dee Bridgewater; Al Jazz In It di Vignola; Bari in jazz; Catania Jazz Festival con il gruppo Auanders. Ha suonato come primo trombone nell’Orchestra Nazionale Italiana dei nuovi talenti del jazz diretta da Paolo Damiani.
Guido Zorn ha cominciato giovanissimo con lo studio della chitarra classica e del basso elettrico, per seguire poi in parallelo il corso di contrabbasso classico al Conservatorio Cherubini di Firenze e lo studio del jazz con Furio Di Castri, Stefano Battaglia e Mauro Grossi. Poco più che ventenne, si è spostato a Parigi per studiare jazz e improvvisazione al Conservatoire National Supérieur e inserirsi nel fervente mondo della musica improvvisata. Ha partecipato a numerosi festival internazionali (Umbria Jazz, Jazz à Vienne, Jazz à la Villette, Paris Jazz Festival, Seoul Jazz Festival, Festival universitario de jazz de Bogota) e suonato in prestigiosi luoghi d’arte come il Musée de l’Orangérie e il Musée d’Art Moderne du Centre Pompidou a Parigi o la Galleria dell’Accademia a Firenze.
Dal 2019 è docente di contrabbasso e basso elettrico presso il Dipartimento di jazz della Scuola di Musica di Fiesole.
Bernardo Guerra è nato a Firenze nel 1988. Ha cominciato a suonare la batteria all’età di tre anni grazie al padre, anche lui musicista. A otto anni si è avvicinato al jazz iscrivendosi alla scuola fiorentina CAM. Nel 2008 ha vinto il concorso internazionale di jazz del festival Elba Jazz. Nel 2009 è volato negli Stati Uniti per una serie di concerti e per la registrazione del disco “Amazing little toys”. Dal 2016 suona stabilmente nel progetto di Stefano Bollani “Napoli Trip” insieme a Daniele Sepe e Nico Gori. Con Bollani ha suona in importanti festival come Umbria Jazz e Muntagn’in Jazz.
Nato a Yaroslavl (Russia) nel 1967, Alex Sipiagin proviene da una famiglia di musicisti classici russi. Dopo gli studi al Conservatorio di Mosca, nel 1991 si trasferisce a New York. Comincia a suonare stabilmente con i più importanti gruppi della città, come l’orchestra di Gil Evans (diretta dal figlio Miles), Gil Goldstein’s Zebra Coast Orchestra, Mingus Big Band. In seguito suona con George Gruntz Concert Jazz Band, Eric Clapton, Dr. John e Elvis Costello. Nel 2000 Dave Holland lo invita a formare un’orchestra con cui registra il famoso e premiatissimo disco “What goes around” per la ECM. Da allora ha inciso in tutti gli album di Holland nei quali è presente la tromba. Sipiagin suona nello straordinario disco di Michael Brecker “Wide angles”, inciso nel 2003 per la Verve. Registra vari album come leader, tra cui il bellissimo “Hindsight” con Chris Potter, Gene Jackson, Adam Rogers e Boris Kozlov.
Alex Sipiagin è uno dei più interessanti trombettisti dell’ultima generazione. Grande creatività, tecnica formidabile, fraseggio aggressivo ma anche profondamente lirico e poetico, uniti ad una straordinaria capacità di entrare in ogni contesto musicale con sensibilità e autorità.
Redazione