Dal castagno di Santa Fiora (Grosseto) che si trova nella strada d'ingresso del cimitero alla sequoia gigante del Castello di Sammezzano nel comune di Reggello (Firenze) e i cipressi di San Quirico d'Orcia nel Senese. Sono 55 al momento le piante toscane inserite nel primo elenco di 2407 alberi monumentali italiani.
Questi alberi si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali censiti dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Un elenco, si spiega dalla Regione Toscana, che sarà via via incrementato.
Ad esempio, il castagno di Santa Fiora vanta circa duecento anni di età, una circonferenza di 6 metri e 20 centimetri e un'altezza di circa 12,50 metri. I cipressi di San Quirico d'Orcia si contraddistinguono per il loro pregio paesaggistico mentre il castello di Sammezzano, oltre alla sequoia gigante inserita secondo il criterio di età/dimensioni, 'vanta' anche un cipresso di Lawson che si contraddistingue per forma e portamento. Nell'elenco manca al momento la famosa querce delle Checche a Pienza, in Val d'Orcia, dichiarata a giugno scorso dal Mibact 'monumento verde'.
Redazione