Oltre 7500 ciclisti si cimenteranno, questa domenica, nella nuova edizione de l'Eroica, storica manifestazione cicloturistica, nata da un'idea di Giancarlo Brocci, che si svolge dal 1997 in provincia di Siena.
La corsa parte e finisce a Gaiole in Chianti, nel cuore delle terre senesi. Ha la particolarità di rievocare il ciclismo di un tempo, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche con biciclette e abbigliamento d'epoca. I cicloturisti si sfideranno lungo un tracciato fatto di percorsi sterrati, ripide salite e improvvise discese.
La manifestazione è aperta a tutti, ma vengono insigniti con il diploma di "Eroici" quei ciclisti che partecipano con una bici d'epoca, i cui criteri sono fissati da alcune peculiarità delle bici da corsa usate fino agli anni ottanta.
Un terzo circa degli iscritti a questa nuova edizione proviene dall’estero: oltre seicento dalla Germania. I percorsi sono cinque: 32 Km una sorta di passeggiata in bici anche per le famiglie; 46 Km chiamato "Piccolo Chianti"; 78 Km percorso medio; 130 Km ed infine 209 Km. Quest'ultimo parte da Gaiole arriva sino alla Val d’Arbia, sale verso Montalcino e poi tocca Asciano, Monte Sante Marie, Castelnuovo e Radda fino al ritorno a Gaiole, dopo ben 15 tratti di strade sterrate e durissime per un totale di 115 chilometri.
Ieri a Firenze è stata presentata l'edizione 2018 de L’Eroica. Giancarlo Brocci, ideatore e organizzatore dell’evento, ha spiegato come «Le persone che vengono a Gaiole per L’Eroica condividono uno stile di vita; non contano tanto i numeri quanto la qualità di chi decide di vivere quest’esperienza. Quell’idea di bellezza della fatica, gusto dell’impresa, emozione della scoperta, incoscienza del sogno che L’Eroica ha tenuto viva».
«La Toscana – ha aggiunto l’assessore regionale al turismo, Stefano Ciuoffo – vuole diventare un luogo dove poter recuperare questa dimensione quotidianamente. L’Eroica è una delle belle immagini della Toscana ma soprattutto è la storia di uomini e luoghi. Un marchio conosciuto in tutto il mondo e che riporta, chi la vive in un altro contesto o luogo, proprio a queste atmosfere e paesaggi che solo Gaiole sa trasmettere».
Redazione