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Presentato il nuovo calendario, che coinvolge Unioncamere e tre assessorati regionali (turismo e cultura, agricoltura e attività produttive) e accoglie un progetto di valorizzazione del cristallo di Colle Val d’Elsa intitolato “Taste the quality”. Una rete di imprese votate alla qualità composta da 752 ristoratori e 268 botteghe alimentari.

Sorseggiare vini prestigiosi in un calice prodotto dal Consorzio del Cristallo di Colle Val d’Elsa, assaggiare le delizie toscane della tavola ammirando affreschi e opere d’arte all’interno di un museo, partecipare a cene e workshop a tema su prodotti della filiera fino a poco tempo fa dimenticati.
Sono alcune iniziative del ricco calendario di Vetrina Toscana 2012 presentato oggi a Firenze. Il progetto di promozione delle eccellenze enogastronomiche tipiche e del commercio di vicinato di Regione e Unioncamere Toscana, a cui aderiscono oggi 752 ristoratori e quasi 268 botteghe alimentari, cresce e coinvolge da ora in poi tre assessorati regionali: turismo e cultura, agricoltura e attività produttive. Le prossime iniziative e le linee guida per lo sviluppo del progetto sono state presentate oggi in Regione durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato gli assessori Cristina Scaletti, Gianni Salvadori e Gianfranco Simoncini, oltre che il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani.
La principale novità di quest’anno è “Taste the quality”, il progetto che mira a valorizzare il cristallo di Colle Val d’Elsa coinvolgendo tutti i ristoranti, le enoteche e gli alberghi aderenti alla rete Vetrina Toscana. Come funziona? A chi rottama i propri vecchi bicchieri viene data la possibilità di reintegrarli con quelli messi a disposizione a prezzi particolarmente vantaggiosi da RCRCristalleria italiana, azienda leader che fa parte del Consorzio del cristallo di Colle Val d’Elsa e che si impegna a mantenere invariata l’offerta per i prossimi tre anni. «Quello che si è innescatospiega l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è un processo virtuoso che consente di tenere insieme più aspetti, tutti essenziali per lo sviluppo della nostra regione. Penso ad un’attività radicata come la produzione del cristallo, che deve saper innovare senza venir meno alle proprie tradizioni e alla quale questo progetto può contribuire a dare prospettive produttive e occupazionali. In più, il progetto prevede la possibilità di riciclare il 100% dei materiali rottamati, garantendo così la sua sostenibilità ambientale. E ancora le aziende di ristorazione avranno certezza di approvvigionamenti e potranno contare su modelli aggiornati e di qualità».
Ma il core business di Vetrina Toscana restano l’enogastronomia e il settore agroalimentare. «Dopo il successo ottenuto lo scorso anno con la valorizzazione del pesce dimenticato – sottolinea Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura – ampliamo il raggio d’azione. Continuerà e si allargherà la promozione del pesce dimenticato, ma a questa si aggiungeranno altri prodotti come l’olio, il vino, il formaggio, la carne, soprattutto nei tagli meno nobili ma che hanno un legame vero con il nostro territorio (musetto, lingua, cervello, animelle, milza, coda, trippa, lampredotto e altri ancora), e il pane di cui presto avremo la Dop come pane toscano. Vogliamo puntare davvero sulla filiera corta – conclude Salvadori – per questo crediamo che sia giusto lavorare su prodotti di cui ci sia la disponibilità per farli arrivare davvero sulle tavole dei consumatori toscani e anche su quelli dei turisti che vengono in vacanza in Toscana. Così faremo un servizio vero ai produttori e alle imprese dell’agroalimentare ma anche ai consumatori e a tutti gli operatori che lavorano nel settore della ristorazione e del turismo».
«Vetrina Toscana – sottolinea l’assessore regionale alla cultura e al turismo Cristina Scaletti - è un progetto che negli ultimi anni ha subito una grande trasformazione. Da semplice organizzazione sul territorio di ristoranti per piccole azioni comuni si è trasformato in un progetto integrato di valorizzazione dei prodotti agricoli e artigianali, della piccola rete commerciale (ristoranti e botteghe di vicinato) e dell’offerta culturale». «E’ un progetto ambizioso – continua Cristina Scaletti - che vuole raggiungere alcuni obiettivi di grande rilevanza: in primo luogo, rafforzare il radicamento territoriale di queste microimprese sempre più aggredite dalla concorrenza di operatori organizzati che offrono prodotti e servizi standardizzati. In secondo luogo, esaltare i prodotti più tipici della regione, qualche volta dimenticati o scarsamente conosciuti anche dagli stessi toscani, attraverso circuiti virtuosi di filiera corta. Infine, partire da questa tradizione per innovare la ristorazione sia in termini di cucina che di servizio al cliente». «Creeremo una vera strategia web 2.0 per la rete Vetrina Toscana – conclude -. Questo si tramuterà in una nuova versione del sito contenente, fra l’altro, un piccolo “market place” fra produttori, ristoratori e botteghe, che prevederà anche un sistema di prenotazione online dei tavoli. Si integrerà con il portale regionale del turismo e attiverà una azione specifica sui social network con personale dedicato».
Per ulteriori informazioni si consiglia la pagina web di Toscana Notizie che presenta l’iniziativa.

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